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COMUNICATO STAMPA

Come il mio rosé e la mia vita sono cambiati: un viaggio tra visione, passione e un incontro fatale

Nel febbraio 2020, al Pink Rosé Festival di Cannes, il mio rosé Passione di Venere conquistava il secondo posto. Non dimenticherò mai quel momento: l’annuncio, l’applauso della sala gremita, il senso di gratificazione per anni di lavoro e sacrifici. Ma se oggi il mio rosé è arrivato così lontano, non è solo merito mio. È merito di una visione, certo, ma anche di un incontro fondamentale: quello con Mourad Ouada, l’enologo che ha trasformato il mio sogno in realtà.

Quando tutti cercavano il rosso perfetto, io ho puntato sul rosé

In Toscana, la patria del vino rosso, puntare su un rosé è stato, per molti, un azzardo incomprensibile. Nei primi anni 2000, il rosé era considerato un vino di seconda categoria: poco valorizzato, poco rispettato. Ma io vedevo le cose diversamente.

Guardavo alla Provenza, dove il rosé era già una superstar, e mi chiedevo: perché non creare qualcosa di altrettanto grande qui, in Toscana? Mentre tutti si sforzavano di creare il “rosso perfetto”, ho deciso di intraprendere una strada diversa, immaginando un rosé elegante, fresco e moderno.

L’incontro con mourad ouada: un caso che ha cambiato tutto

Nonostante la mia visione chiara, creare un rosé di livello internazionale non era semplice. Sapevo di aver bisogno di un talento straordinario al mio fianco. E proprio quando il mio progetto iniziava a prendere forma, accadde qualcosa di incredibile.

Nel 2015, mi trovavo a Vetralla, una piccola cittadina del Lazio, per un evento vinicolo. Non avrei mai immaginato che quel giorno avrei incontrato Mourad Ouada. Ci siamo conosciuti per puro caso: una chiacchierata iniziata quasi per gioco si è presto trasformata in una connessione profonda. Mourad, di origine algerina e con un’esperienza straordinaria nella vinificazione, aveva una conoscenza e una sensibilità uniche. Parlava del vino come di un’opera d’arte, un equilibrio perfetto tra natura, tecnica e intuizione.

La sua passione e la sua visione mi hanno colpito immediatamente. Avevamo lo stesso sogno: creare qualcosa che non fosse solo un prodotto, ma un’esperienza. È così che è nata la nostra collaborazione. Mourad è diventato il mio enologo e il co-creatore di Passione di Venere, il rosé che oggi rappresenta tutto ciò che ho sempre sognato.

Da visione a realtà: la nascita di passione di venere

Con Mourad al mio fianco, abbiamo iniziato un viaggio fatto di prove, errori e, soprattutto, intuizione. Ogni dettaglio contava: la selezione delle uve, il metodo di vinificazione, il bilanciamento perfetto tra freschezza e complessità. Mourad portava un bagaglio tecnico e creativo che si sposava perfettamente con la mia visione.

Ricordo le lunghe giornate nei vigneti, le notti passate a discutere di aromi e consistenze, le infinite degustazioni. Mourad non era solo un enologo: era un artista, un perfezionista. Senza di lui, Passione di Venere non sarebbe mai esistito.

Lezioni dal judo: trasformare le sfide in opportunità

Parallelamente, il judo mi ha insegnato qualcosa di essenziale per affrontare le sfide di questo progetto. Nel judo, non vinci con la forza bruta, ma sfruttando l’energia dell’avversario. Ho applicato lo stesso principio al mondo del vino: non potevo competere con i grandi del rosso toscano, ma potevo creare qualcosa di diverso, trasformando una nicchia sottovalutata in un’opportunità.

Mourad ha capito e condiviso questa filosofia. Insieme, abbiamo lavorato per creare un rosé che fosse allo stesso tempo tradizionale e rivoluzionario, rispettoso del territorio ma capace di parlare a un pubblico internazionale.

Da chiusi a cannes: il trionfo di passione di venere

Quando Passione di Venere è stato premiato al Pink Rosé Festival di Cannes, ho sentito un’ondata di emozione indescrivibile. Non era solo un premio: era la conferma che avevamo fatto qualcosa di speciale. Mourad era lì con me, e quel momento apparteneva tanto a lui quanto a me.

Questo riconoscimento ha dimostrato che puntare su un rosé di alta qualità non era solo una scommessa: era una visione che il mondo stava finalmente riconoscendo.

Il successo del rosé: una visione che ha ispirato un movimento

Oggi, guardando al mercato del rosé, vedo una rivoluzione in atto. Pensate alla nascita del Prosecco Rosé o all’aumento esponenziale di produttori italiani che si dedicano a questo vino. Quella che era una nicchia è diventata un trend globale.

Passione di Venere è stato uno dei pionieri di questo movimento, e il merito è anche di Mourad Ouada. La sua dedizione, la sua arte e il suo impegno sono stati fondamentali.

Il futuro: innovare senza fermarsi mai

Il premio di Cannes è stato un punto di partenza, non un arrivo. Oggi continuo a lavorare con Mourad per spingere i confini di ciò che è possibile. La nostra missione è portare il rosé italiano sempre più in alto, dimostrando che può essere raffinato, complesso e memorabile.

Questa storia non è solo mia. È la storia di una visione, di un incontro fatale e di un lavoro di squadra che ha trasformato un sogno in realtà. Se c’è una cosa che ho imparato, è che nessuno raggiunge il successo da solo.

E tu? Quali sono gli incontri che hanno cambiato la tua vita? Raccontamelo nei commenti: sono curioso di sapere quali persone o eventi ti hanno ispirato a dare il meglio di te. 😊

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